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Forniamo consulenza ed assistenza ai nostri clienti su qualsiasi problematica o contenzioso inerente il diritto civile con la possibilità di rappresentanza in giudizio in tutti i Tribunali e Corti d’Appello del territorio nazionale tramite i referenti locali con cui collaboriamo.

Il diritto civile abbraccia molti campi, ma essenzialmente si può dire che regola i rapporti, patrimoniali e non, tra gli individui, nonché l’organizzazione e le attività di società, associazioni ed altri enti privati.

E’ molto difficile sintetizzare le domande più frequenti che vengono poste ad un legale in un settore così ampio, tuttavia, a mero titolo di esempio, riportiamo qui di seguito alcuni dei quesiti più diffusi.

Domanda: Che cos’è il contratto preliminare?

Risposta: E’ un contratto con cui ci si impegna a concludere un futuro contratto, ad esempio ad acquistare un appartamento. Deve avere la stessa forma che la legge impone per il contratto definitivo (art. 1351 Codice civile). Inoltre, ai sensi dell’art. 2932 Cod. civ., se la parte obbligata a concludere il definitivo si rifiuta di farlo e tale rifiuto è illegittimo, l’altra parte può ottenere una sentenza che produce gli effetti del contratto non concluso.

D.: Che cosa si intende con l’espressione condominio?

R.: Il condominio è un’ipotesi particolare di comunione nella quale vi è da un lato la piena proprietà di ciascun condomino sulla propria porzione di piano e dall’altro una comunione forzosa, cioè imposta per legge, tra tutti i condomini delle altri parti comuni (quali tetto, scale, ascensore, fondamenta, ecc.)

D.: Che differenza c’è tra caparra penitenziale e caparra confirmatoria?

R.: La prima è un compenso attribuito alla parte che subisce il recesso; la seconda consiste, invece, in una somma di denaro (o in una determinata quantità di cose fungibili) che una parte dà all’altra al momento della conclusione del contratto: se la parte che ha dato la caparra è inadempiente l’altra può recedere dal contratto trattenendo la caparra a titolo di risarcimento del danno, se inadempiente è la parte che l’ha ricevuta, l’altra può recedere ed esigere il doppio della caparra.


D.: C’è differenza tra possesso e proprietà?

R.: Sì, la proprietà è un diritto (e più precisamente ex art. 832 Codice civile. è il “diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico), il possesso è invece una situazione di fatto ed in particolare è il potere di fatto sulla cosa corrispondente all’esercizio della proprietà o di altro diritto reale.